Tino Gipponi
Tino Gipponi, nato nel 1936, vive a Lodi. Ha lavorato in banca con alti gradi di responsabilità e ha ricoperto anche altre cariche, tra cui la Presidenza europea e quella nazionale della dirigenza bancaria, senza aver mai tralasciato la sua passione per la letteratura, la storia e l’arte. Il Comune di Lodi gli ha conferito nel 1985 il Barbarossa, la medaglia d’oro di civica benemerenza per meriti culturali e nel 1999 gli è stato assegnato il Fanfullino della riconoscenza, quale massima attestazione per i cittadini affermatisi fuori dalla propria città. Dal 2007 è Presidente del Museo della Stampa e della Stampa d’Arte “Andrea Schiavi” di Lodi. Nel 2008 gli è stata conferita la Stella al Merito di Maestro del Lavoro e nello stesso anno è stato nominato Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana. Al Museo Civico di Lodi, a Milano e altrove, ha curato numerose importanti mostre antologiche di pittori e grandi Maestri del Novecento. Di rilevante importanza nel 1989, la grande rassegna I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento, di cui oltre che nel Comitato scientifico, è stato Direttore. Lo stesso per L’oro e la porpora. Le arti a Lodi con il vescovo Pallavicino nel Quattrocento, 1998. Nel 2004, poi, è stato curatore della mostra “Gilardo da Lodi e la pittura d’uva nel Sei-Settecento in Lombardia”. Molte le sue monografie d’arte, tra le quali quelle su Achille Funi (1970), Attilio Rossi (Skira, 2009), Angelo Monico (Skira, 2010), Franco Francese 1920- 1996 (Mondadori, 2011). Moltissime le sue pubblicazioni di argomento vario, di storia, di arte e di memoria, edite presso le principali case editrici, tra cui Maria e Richard Cosway, Allemandi, Torino 1998; Pittura e scultura nel ventesimo secolo a Lodi e nel Lodigiano, 2003; Maria Hadfield Cosway in “Pascal Paoli – Maria Cosway”, Voltaire Foundation, Oxford 2003. Con Prometheus ha pubblicato La poesia in Ada Negri, 2017 e Giacomo Leopardi. Tra l’infinito e il nulla, 2019.