Paolo Pezzaglia

Paolo Pezzaglia già a quattro anni conosce i bombardamenti e gli incendi della sua amata Milano, dove il padre dirige una famosa industria di carrozzerie. Sportivo sempre: campione italiano di hockey-ghiaccio a quindici anni e master di velocità a settanta. Laureato alla Bocconi, è presto coinvolto in un assiduo impegno industriale (veicoli speciali per Italia ed Estero). Una vita fantasiosamente descritta nel suo La mia fabbrica per una poesia (Mursia 2014) stoicamente vissuta confrontando la “rocciuta” realtà esterna con l’intima poesia dei suoi tre libri: L’imbuto rovesciato, Le Rughe della Luna e Il Malincanto, tutti pubblicati da Prometheus e riproposti nella seconda parte di questo volume che inizia con le poesie più recenti, con quel titolo Partire che finisce per accomunare tutte le multiformi poesie di Pezzaglia. Un poeta che vanta la testimonianza di Giuseppe Conte, poeta e romanziere (fondatore del Mito-Modernismo) e i saggi critici di Francesco Solitario, professore di Estetica all’Università di Siena.

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