TRASPORTI FUTURISTI – I mezzi di trasporto nella Milano del primo Novecento

ISBN 978-88-8220-192-0 Collane ,

Prezzo    € 25,00

Autore    Francesca Strazzi

Anno       2012

Pagine    224

«I veicoli sono i nuovi miti dell’epoca moderna e vengono celebrati dai futuristi per il ruolo innovativo che hanno nella vita della città, anche perché si prestano ad ardite sperimentazioni grafiche… L’automobile è un bene di lusso e le prime vetture circolanti per le strade suscitano ammirazione e conferiscono un volto nuovo alle città. Nelle composizioni futuriste le auto sono strumenti per evadere dalla contingenza del presente e proiettare il guidatore, o l’osservatore, verso una modernità dai risvolti leggendari, in grado di permettere all’uomo di raggiungere traguardi sinora inaspettati. Il professarsi aedi dei mezzi di trasporto pone questi autori al di sopra della tradizione passata, e uno dei loro compiti è quello di educare i lettori verso una nuova forma d’arte, che è poi lo specchio del cambiamento dei tempi. Con il Futurismo, per la prima volta, la letteratura ha preso coscienza del cambio generazionale e della vita che, dall’ordine contadino-artigianale, passa a quello tecnico-industriale. Non a caso tale movimento si sviluppa nel Nord Italia, dove l’industrializzazione è più serrata e ha rapidamente trasformato le abitudini dei cittadini e le linee di un paesaggio insieme geografico e letterario. Lo scopo di questo saggio è di verificare, attingendo al repertorio letterario futurista, il ruolo dei vari veicoli nella società e nella cultura dei primi trent’anni del XX secolo. La posizione assunta dai futuristi, in realtà, costituisce una delle risposte più efficaci al crollo dei valori e degli ideali post-risorgimentali. Gli scrittori futuristi cercano nella macchina le certezze che l’uomo sta smarrendo dopo gl’iniziali entusiasmi di fine Ottocento. Questo studio, dunque, intende presentare un approccio inedito al Futurismo e alla sua capacità, sempre nuova e sempre cangiante ancora oggi, di cogliere e di veicolare i germi del rinnovamento, non solo a livello culturale, ma anche sociale ed economico».

Dalla Introduzione di Francesca Strazzi

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