«Geniale filosofo e storico della filosofia del Novecento, Carmelo Ottaviano ha perseguito con tenacia una linea speculativa segnata dalla profonda ispirazione classica, ma insieme tentando di tracciare un percorso diverso della fondazione della metafisica rispetto alla grande tradizione neoscolastica nella quale si era formato, in particolare negli anni giovanili della laurea in Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. (…) Nell’attuale ripresa di attenzione verso il sistema filosofico di Ottaviano si colloca anche il presente volume di Amelia Cartia, la quale si è concentrata sulla trattazione dei grandi temi della filosofia teoretica del filosofo di Modica, a partire dalla metafisica, di stampo realista ed improntata alla trascendenza. Al centro di questa filosofia sta la scelta di fondo, rivolta alla fondazione di una “Quarta età del pensiero filosofico”, una età nuova innervata sulle istanze teoretiche di un realismo immediato critico scevro da qualunque contaminazione con esiti materialisti o idealisti. (…) Amelia Cartia sceglie di approfondire i concetti fondanti relativi all’essere e all’uomo, ed in particolare i concetti di assoluto e di finito, incentrandosi sul dramma dell’ente che scopre la propria differenza ontologica dall’essere pieno. Il volume si segnala perciò per essere riuscito a ricostruire, con grande rigore e notevole perspicacia, le linee portanti della speculazione ottavianea».
Dalla Introduzione di Alessandro Ghisalberti