«La cornice felicemente delineata è proprio il titolo della raccolta Riflessioni minime, perché queste meditazioni di sapore esistenziale su luoghi elettivi si atteggiano a pieghe dei ricordi, rifuggendo non solo dalla boria della soggettività sovrana, ma anche dalla “riflessione intellettuale” detestata dai romantici come atto di resa all’astrazione e rinuncia alla totalità, e s’immergono in percezioni nitide e, appunto, minime. Soltanto nelle umili cose può rilucere l’io, confondendosi col loro trascolorare. Anche se “sbriciola un altro nido la stagione”, l’usura e il disfarsi delle cose consegna alla vista una malinconica favilla di eternità. Come quando “spiove: / fangoso lavacro ingoia la fogna / col sacrificio d’un’ala di farfalla”. La riflessione “minima” (quasi un ossimoro sapiente) coglie pertanto il segreto di questo poemetto, accuratissimo nella sua configurazione testuale e grafica, annunciandolo perché la collusione di ogni atto di lettura lo riscopra in forme sempre nuove».
Dalla Prefazione di Franco Giuntoli