«Non ci vuole molto a capire, solamente aprendo questo libro di Allì Caracciolo, che ci si trova di fronte a qualcosa di “diverso” da qualsiasi altro libro. Ho detto libro, e non raccolta di poesie, che sarebbe riduttivo. Certo, è un libro di poesia, e come tale si presenta di primo acchito, ma anche di filosofia, di teatro, di scenografia, di pittura, di danza e, perché no, in un certo senso, anche di musica. Arte al completo, e non solo, ma una sintonia di effetti e una sinergia di contenuti che vanno in una direzione ben precisa, che ci ripromettiamo qui di lumeggiare, con l’intento di offrire una chiave di lettura, un filo di Arianna, al lettore che si sentisse disorientato di fron- te alla conformazione stessa delle pagine di questo libro. (…) E infatti vi si trovano, in sostanza, pagine “bianche”, circondate da scrittura ai “margini” dei quattro lati della pagina stessa. Esattamente il contrario, in genere, di quanto si trovi in un libro comune: scrittura piena al centro della pagina, circondata ai quattro lati da margini bianchi. Marginalia è il titolo di questo libro, a indicare immediatamente al lettore, una volta aperto il libro, che la sostanza stessa del contenuto sarà, appunto, visibile ai margini, o sui margini, delle pagine del libro che si appresta ad aprire».

Dalla Introduzione di Francesco Solitario