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LA DONNA NELL’AQUARIO

ISBN 978-88-8220-352-8 Collane , ,

Prezzo      € 18,00
Autore      Cristina Pennavaja

Anno        2025
Pagine      104

 

 

 

«Pennavaja investe nella narrazione tutta sé stessa, con generosità, ma anche con sacrificio. L’intera sua vita, conscia e inconscia, la getta in ciò che narra. L’arte narrativa per lei è un habitus quasi genetico, ma coltivato con amore, con passione, con esercizio certosino. Di lei si può senz’altro affermare, con le parole di Proust (Il tempo ritrovato): “La vita vera, la vita finalmente scoperta e tratta alla luce, la sola vita quindi realmente vissuta, è la letteratura… ”. Pennavaja, infatti, entra nei personaggi dimenticando sé stessa, anzi assumendo la vita di quel personaggio, o dando la sua vita a quel personaggio, che poi è la stessa cosa. In ogni caso, lo scrittore si annulla, scompare, perde ogni volta la vita per far vivere questo o quel personaggio, come dice Marcel Proust quando, adombrando sicuramente sé stesso e la sua opera, in All’ombra delle fanciulle in fiore dice, dello scrittore ideale, che: “(…) cessando di vivere per sé, ha avuto il potere di rendere la propria personalità simile a uno specchio, in modo che la sua vita… vi si rifletta: perché il genio consiste nel potere riflettente e non nella qualità intrinseca dello spettacolo riflesso”. E Pennavaja riflette, con distacco, come uno specchio di cristallo, la vita che la circonda, o meglio la situazione di vita che la circonda, che manifesta poi nei suoi personaggi. O forse è vero il contrario: riflette, con distacco, la situazione di vita dei suoi personaggi, che poi rivive in sé stessa, o fa sua. Questi i racconti di Pennavaja, questa la sua arte narrativa, questa, mi sembra, la trasposizione della sua vita in arte».

Dal saggio introduttivo di Francesco Solitario

Cristina Pennavaja (Roma, 1947) dopo la laurea in Filosofia ha conseguito il dottorato in Scienze sociali a Brema. Ricercatrice presso le Università di Napoli, Francoforte (anche Tutore accademico) e Tilburgo nei Paesi Bassi, ha tradotto testi di e su Marx, e scritto saggi di economia politica su Piero Sraffa e Claudio Napoleoni. Vissuta a lungo a Francoforte e a Ijssestein, dal 1984 abita stabilmente a Milano. Allieva di Giuseppe Pontiggia, ha creato la “Casa della scrittura” per insegnare retorica e stile lungo 16 anni. Sua è la prima traduzione italiana del mitteleuropeo Alfred Polgar (Piccole storie senza morale, Adelphi 1994: 150 prose, 1922-1959). Numerose e svariate le pubblicazioni: Design Process Olivetti 1908-1978 (Direzione Relazioni Culturali Olivetti, 1978); Il gioco dell’argomentare (Franco Angeli, 1997); Felicità (Manni, 2000); Il cavalluccio marino e altri racconti (Di Felice, 2013); Tango argentino (Morellini, 2015); Danzare fra il buio e la luce Una cura dell’anima, racconto / I segreti della narrativa Il romanzo e il racconto, saggio (Youcanprint, 2024); oltre a poesie e saggi apparsi su “Il Grandevetro” e altrove. È stata cofondatrice e collaboratrice della rivista “Il Monte Analogo” ideata da Giampiero Neri. Ha ottenuto premi per la prosa e la poesia. Oltre a greco e latino nel liceo classico, ha studiato molte lingue: neolatine, germaniche, semitiche, slave. Insieme alla grande passione per la scrittura artistica coltiva quella, affine, per la musica: come pianista dilettante e soprano nel coro “Cantosospeso”. Nel 2004-2006 è stata per vari mesi ad Alessandria d’Egitto. Insegna a bambini immigrati. Nel sito pennavaja.com e nel profilo facebook ci sono racconti, poesie, fotografie.

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