Prezzo € 12,00
Autore Maria Chiara Milighetti
Anno 2024
Pagine 64
«A Castiglion Fiorentino, c’è un luogo che conoscono tutti: le Santucce, sede in passato di un monastero femminile, affiancato al vecchio ospedale. Per secoli, perlomeno dalla seconda metà del Duecento, in questo monastero hanno vissuto donne vedove, nubili, o zitelle che in un primo periodo accettavano di vivere in piccoli gruppi nei cosiddetti “beghinaggi”, luoghi chiusi, presenti fin dal XI-XII secolo in particolare nelle città del nord Europa, in Belgio, nei Paesi Bassi, in Francia, in Germania. Al di qua delle Alpi queste comunità si diffusero soprattutto nell’Italia centrale, a nord di Roma, nel Lazio, in Umbria, in Toscana, nelle Marche, in Romagna e presero la denominazione di Serve di Maria o Santucce, dal nome di Santuccia Terrabotti (Gubbio, 1237 circa – Roma, 1305), vissuta in un secolo di grande fervore spirituale. (…) Questa forma di religiosità femminile si diffonde rapidamente nelle regioni limitrofe, per giungere anche a Roma, dove alla fine del Duecento si costituì la prima comunità nella chiesa di Sant’Anna de’ Funari. (…) La presenza delle Santucce a Castiglion Fiorentino comincia probabilmente nel 1234 con l’arrivo di “un gruppo di Monache” provenienti dal monastero di Santa Croce di Arezzo che si insediano a Cozzano, nei pressi del paese. (…) Maria Chiara Milighetti ha saputo tessere le fila di una esperienza spirituale che si snoda in un lungo percorso storico, che parte dal dodicesimo secolo e giunge fino all’Ottocento, e ha saputo raccontarla in modo avvincente».
Dalla Introduzione di Ivo Biagianti
Maria Chiara Milighetti insegna matematica e fisica presso il Liceo Classico e Musicale “F. Petrarca” di Arezzo. È laureata e Dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università di Siena e in Matematica presso l’Università di Firenze. Da anni unisce l’attività di insegnamento a quella della ricerca in storia della scienza e storia della prima età moderna. Molte le pubblicazioni scientifiche frutto delle sue ricerche, come il volume Antonio Nardi, Natura e Scienza – Pensiero filosofico e scientifico nell’opera di un discepolo aretino di Galileo Galilei, Prometheus, Milano 2017. Ivo Biagianti, già docente di Storia moderna presso l’Università dagli studi di Siena, componente del Consiglio Universitario Nazionale dal 2006 al 2013, successivamente ha collaborato con l’ANVUR- Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università e degli enti di ricerca, come esperto di valutazione per l’accreditamento iniziale e periodico dei Corsi di studio e delle sedi universitarie. Si è occupato principalmente di ricerche sulla storia moderna e contemporanea della Toscana, e sulle trasformazioni socio-economiche dal Settecento al Novecento, pubblicando numerosi saggi in volumi monografici, riviste scientifiche e atti di convegni. Su Castiglion Fiorentino ha pubblicato: Castiglion Fiorentino dall’Unità ad oggi tra storia e immagini, Città di Castello, 2003; Dal fascismo alla democrazia. Castiglion Fiorentino negli anni della seconda guerra mondiale. Storia, documenti, immagini. testimonianze, Montepulciano, 2005; Introduzione ad Anchise Castellini, In memoria dei morti di Castiglion Fiorentino nella guerra del 1915-1918, a cura di A. G. Banelli, Cortona, 2020.
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