LA CHIAVE NASCOSTA

ISBN 978-88-8220-205-7 Collane , ,

Prezzo    € 14,00

Autore    Maria Chiara Coco

Anno       2014

Pagine    160

Introduzione di Francesco Solitario, Illustrazioni di Marta Malni

«Questa raccolta di poesie, La chiave nascosta, segue, a distanza di pochi anni, la precedente dal titolo La camera dei segreti (2010). Sembra ovvio l’intento dell’Autrice: se in La camera dei segreti aveva tenuto per sé, chiusa nella propria intimità, i segreti che la parola e l’immaginazione nascondono, con La chiave nascosta l’Autrice sembra volerci dare la possibilità, la chiave appunto, per entrare in quella camera dei segreti. Ma, sia ben chiaro, non sarà un’impresa facile, perché quella chiave è nascosta, e bisognerà trovarla, recuperarla, scoprirla, se si vuole entrare in quella camera dei segreti che è sempre una raccolta di poesie. Una sfida, un gioco intellettuale, una parafrasi della vita umana, che Maria Chiara Coco riserva al lettore sensibile. Così, in queste pagine di introduzione, accettiamo per primi la sfida, e cerchiamo di dare un aiuto a quel lettore sensibile che volesse, al pari, accettare l’invito della poetessa. (…) Il linguaggio poetico di Maria Chiara è estremamente arioso, leggero, raffinato, ricco di mille sfumature, fatto di “mille colori”, come lei stessa afferma. Un linguaggio che non ci si aspetterebbe da una giovanissima donna, perché è un linguaggio che sembra portare in sé l’esperienza di una vita intera, e delle emozioni che solo un’intera vita può donare. Per di più Maria Chiara si avvale anche di un simbolismo delle parole complesso, fine e ricercato, ostacolo per chi non vede, ma porta aperta per chi riesce a penetrarvi. Un simbolismo talmente ricco e raffinato che per essere decifrato per intero in tutta la raccolta sarebbe necessario un altro libro. Noi qui, solo ad esempio, per accettare la sfida di Maria Chiara, e per dare, come dicevamo all’inizio, un aiuto al lettore sensibile e interessato, cercheremo di offrire qualche “chiave” (non più nascosta) di lettura della raccolta».

Dalla Introduzione di Francesco Solitario

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