Saggio introduttivo di Roberto Pazzi
«Cattura nelle pagine di Paolo Stefanini il grande mistero del tempo, come, ne Il teatro abbandonato, la mirabile quartina di versi “l’odore resta. Inconfondibile. / Quel misto di tappezzeria vecchia / e polvere sottile / di stelle, forse”. Già il titolo della nuova raccolta invita il lettore a concentrare l’attenzione su tale tema principe della lirica occidentale, che da Petrarca a Ungaretti, evoca i paradisi perduti della memoria, la fede nell’eternità, gli interrogativi filosofici del divenire contrapposto all’essere: “tutto in un amalgama ardente / di persone e personaggi a vicenda”. Ed ecco l’esistenza umana perennemente sospesa fra la persona, ancora informe perché la vita lo è, e il personaggio, dalla compiuta forma pacificata nella morte, quella che tutti raggiungeremo. La pietas per quello che si perde e non lascia più traccia, è forse l’ansia segreta di Stefanini, così legato a un personalissimo sentimento della Storia, che in apertura del volume non esita a dichiarare un senso drammatico dello scacco, per un tempo come quello che gli è toccato di raggiungere nella maturità. Un “tempo inverso”, contrario cioè a quel che aveva promesso e illuso di maturare. Si tratta di un pessimismo cosmico o storico? quella di Stefanini è una denuncia delle perenni regole del gioco o un’accusa solo ai suoi tempi storici, alla delusione che succede a un impegno e un’aspettativa delusi?»
Dal saggio introduttivo La salvezza della parola di Roberto Pazzi
Paolo Stefanini, pisano del ’46, è laureato in Giurisprudenza e da sempre attivo nel settore finanziario. Ha scritto in vernacolo pisano: Di Lingua e di Linguaccia, Pisa 2000; Ir Quarantottino, Pisa 2021. In lingua ha scritto: Varia e Libera Musa, Pisa 2008; Grüβ Gott, Viareggio 2012; I Quaderni dell’Ussero – Paolo Stefanini, Alessandria 2013; Il Buio e la Farfalla, Viareggio 2016. Sue liriche sono riportate in antologie, raccolte, siti e pubblicazioni di autori vari. Ha partecipato a concorsi nazionali e locali, ricevendo premi (fra questi i primi premi Astrolabio, Torre Pendente, Repubblica Marinara, Ferruccio Giovannini) e segnalazioni, fra le quali una al Lerici-Pea. Nel 2015 ha ricevuto il premio Montale Fuori di Casa per la poesia di viaggio. Infine per i suoi racconti citiamo Rendez-vous, Viareggio 2018. È consigliere dell’Accademia dei Disuniti e socio del Lions Club (M.J.f.). Dal 2019 è delegato del Premio Montale Fuori di Casa per la Toscana.
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