IL SILBO DELLE CANARIE

ISBN 978-88-8220-286-6 Collane , ,

Prezzo    € 14,00

Autore    Andreas Deo

Anno       2021

Pagine    88

«Nella parte occidentale dell’arcipelago spagnolo delle isole Canarie, vi è una piccola isola chiamata “la Gomera”… Pare che in questa isola gli abitanti, per comunicare tra di loro, attraverso gli strapiombi e precipizi che dominano l’intero paesaggio, utilizzino da secoli un sistema di fischi che sembra riprodurre lo spagnolo. Il Silbo, così chiamato, è proprio il fischio che si sente quando i turisti si recano a visitare la Gomera. Nel corso dei secoli questi suoni si sono trasmessi da padre in figlio come una vera e propria lingua… Ed è proprio il Silbo una delle attrazioni più incantevoli dell’isola per la famiglia Nisticò, una famiglia calabrese doc, “più precisamente curinghese abituata a fileja con la nduja e ragù calabrese”. Il racconto di Andreas Deo riprende una tematica comune della letteratura, quella del viaggio. Anche se aggrappati alla loro terra natia, i Nisticò si lasceranno comunque attrarre da tutto ciò che incontreranno, paesaggi, persone, cibo… sapendo però che alla fine del viaggio il ritorno alla realtà sarà necessario e forse verrà visto con occhi nuovi. […] Qual è il significato del viaggio in questo racconto? Forse perdersi per un attimo, per poi ritrovare un pezzo di Calabria anche alle Canarie, come affermazione dell’importanza del proprio paese e delle proprie abitudini. Perché, come sottolinea Andreas Deo, un viaggio non è cercare un luogo nuovo, “ma avere occhi diversi per guardare ciò che si è”. Il viaggio è sempre un’occasione di arricchimento della propria anima. Lo sarà anche per la famiglia Nisticò? A voi scoprirlo con la lettura».

 

Andrea Dedato nasce in un paese molto esteso in provincia di Catanzaro, vicino all’aeroporto di Lamezia Terme, denominato Curinga, sito del Platano Millenario. All’età di undici anni, ispirato dalla fede francescana, si trasferisce presso il seminario serafico di Lamezia Terme dove rimane per cinque anni. Qui apprende, oltre ai fondamenti del cristianesimo, la disciplina nella vita. Viene poi avviato allo studio presso il Liceo “T. Campanella” ad indirizzo Psicopedagogico della stessa città. Dopo qualche anno di riflessione, e di vari problemi familiari, decide di iscriversi presso la Facoltà degli Studi di Messina. Si laurea in Lettere e Filosofia nel 1999 sostenendo una tesi sull’humanitas, la nuova paideia nell’Heautontimerumenos di Terenzio, sotto la guida del Prof Giuseppe Comerci. Quasi subito dopo si trasferisce nell’hinterland milanese dove comincia a frequentare diversi circoli culturali ma più assiduamente il “Pablo Neruda” di Cinisello Balsamo. Dal 2013 svolge la funzione di docente di scuola primaria nella provincia di Monza e Brianza. Quando rientra al paese di origine si diletta come musicista nella banda “Città di Curinga”, diretta dal maestro Vito Currado e, nella città dove risiede da quattordici anni, nella banda “S. Cecilia” di Lissone, come allievo del Direttore d’Orchestra Roberto Turriani. Questa è la sua seconda opera letteraria dopo il suo libro di poesie Così come siete.

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