«Il Malincanto, la nuova raccolta di poesie di Paolo Pezzaglia, chiude la trilogia iniziata felicemente con L’imbuto rovesciato (1990) e proseguita poi con successo con Le rughe della luna (1996). Una sillo- ge che sembra circoscrivere uno spazio interiore e poetico, e un tempo fisico e metafisico, definitivamente chiusi e sigillati sotto il segno del “malincanto”. Pezzaglia è poeta che è riuscito ad affinare un suo stile, ben ricono- scibile, intorno a temi che si radicano fortemente nell’essenza umana più profonda, e a suggestioni che si innervano di pathos vissuto inten- samente. Temi e suggestioni che trovano poi più ampio respiro in una allegoria e in una simbologia, oscillanti tra cultura d’oriente e d’occi- dente, entrambe da disvelare e da decifrare. Sono versi, dunque, raffinati dal punto di vista poetico, che si pre- stano ad una complessa ermeneutica letteraria, ricca di spunti e di sol- lecitazioni anche extraletterarie».
Dalla Introduzione di Francesco Solitario