DONNA-SICILIA OVVERO LA SICILIA AL FEMMINILE Breve e personale guida mitologica, storica, culturale, artistica, monumentale, paesaggistica… della Sicilia sudorientale in particolare, dedicata agli “Illustri Estinti” Siciliani e ai loro Discendenti sparsi per il vasto mondo

ISBN 978-88-8220-319-1 Collana

Prezzo    € 80,00 (Vol I e Vol II)
Autore    Francesco Rando
Anno       2023
Pagine    Vol I 496 – Vol II 520

Vol I

«Ancorato, circondato, immerso nello splendore della Sicilia, la terra del mito, prediletto soggiorno degli dèi, la terra del cielo infinitamente azzurro, del sole carico di carminio, del mare dalle infinite sfumature, Francesco Rando ha trovato nella Sicilia la sua Musa ispiratrice. Ed ecco il suo stupendo libro o, meglio, quasi una piccola enciclopedia, perché le pagine oltrepassano il migliaio e spaziano fra i più svariati e affascinanti temi, che vanno dal mito alla storia, dal paesaggio alla cultura, dalla filosofia alla letteratura, all’attualità politica, economica e sociale, e così via… Già il titolo del libro è non solo originale, ma anche intrigante, come può essere intrigante e affascinante una bellissima donna: Donna Sicilia ovvero La Sicilia al femminile. Ben nove sono le immagini-simbolo, mitiche e storiche, di questa Sicilia al femminile: Medusa, Alessandra Starabba di Rudinì, Rosa Balistreri, Lais, l’Omero-donna siciliana, la Venere anadiomene di Siracusa, l’Etna-madre, Persefone-Proserpina e a maccia ra carrua, cioè il carrubo, albero simbolo degli Iblei, che, in dialetto, si denomina al femminile, per la sua avvolgente, materna accoglienza e per il suo vitale nutrimento. E, come una bellissima fanciulla, la Sicilia, di volta in volta, è stata non solo desiderata, bramata, ma spesso violentata, stuprata, persino, purtroppo, dai suoi stessi figli. Che dire, poi, dei tantissimi poeti, scrittori, storici, viaggiatori ecc., che hanno amato, lodato, magnificato e descritto la Sicilia, da Omero, Pindaro, Virgilio, Ovidio… fino a Goethe, Guy de Maupassant, Dominique Fernandez, e tantissimi altri. Si tratta di una splendida Antologia che ci lascia stupiti e incantati. Forse nessuna regione al mondo ha avuto tanti e tanto superbi cantori».   Franco Cilia

Francesco Rando è nato a Modica. Si è laureato in filosofia all’Università di Catania. È stato Presidente del Comitato Promotore per il “Centenario della nascita del filosofo Carmelo Ottaviano”. Nel 2006 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha istituito il “Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della Nascita di Carmelo Ottaviano”, del quale è stato eletto, all’unanimità, Segretario. Promotore e organizzatore di numerose attività programmate dal Comitato, in particolare dei due Convegni nazionali di studio “Carmelo Ottaviano nella filosofia del Novecento”, con la partecipazione di 35 docenti di tutta Italia, il 21-22 giugno 2007 all’Università Cattolica di Milano e il 25-26 ottobre 2007 all’Università di Catania. Ha curato, in collaborazione con il Prof. Francesco Solitario, il volume che raccoglie gli Atti dei due Convegni. Nel ruolo di Segretario nazionale del Comitato Carmelo Ottaviano ha progettato e realizzato il video-documentario Carmelo Ottaviano – Dal finito all’Infinito – Il viaggio di un Filosofo.  È Presidente della Scuola di filosofia e scienze umane Carmelo Ottaviano, fondata nel 1989. Ha scritto Pancaspe ovvero della Grazia, Modica 2019. Un divertissement con l’aggiunta di un DVD di immagini e foto, che gioca attorno al concetto e al nome di “Grazia”. Aspetti della posterità intellettuale di Carmelo Ottaviano fra biografia, filosofia e arte è il titolo dell’articolo pubblicato nella Monografia Carmelo Ottaviano filosofo dell’essere e dell’agire. Contributi etici, estetici, pedagogici, metafisici, teologici, biografici a cura del Prof. Giovanni Turco, Università di Udine, Studium, Roma 2022. Ha svolto con passione ed entusiasmo quella che per lui è la più bella professione, che ha sentito come missione: insegnare Lettere negli Istituti Secondari Superiori coltivando, però, sempre il suo primo amore, la filosofia, che è stata anche, per sua (eius, di lui) grande e rara fortuna, pronuba o galeotta.

 

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