Presentazione di Nicola Caldarone
«Inoltrandosi nella lettura di questa storia in frammenti, subito dopo le prime avventure, il nostro Don Chisciotte perde gradualmente la connotazione di personaggio “comico” e acquista uno spessore più complesso […] La vita descritta dalle opere di finzione non è mai quella che realmente hanno vissuto coloro che le hanno inventate e celebrate, ma quella fittizia, quella che hanno dovuto creare artificialmente perché non potevano viverla nella realtà, e perciò si sono rassegnati a viverla soltanto in modo indiretto e soggettivo in cui si vive l’altra vita, quella dei sogni e delle finzioni. Ma la finzione, sembra ricordarci Stefano Duranti, è una menzogna, che racchiude una verità profonda: è la vita che non è stata, quella che uomini e donne di un’epoca determinata avrebbero voluto e non hanno avuto, e perciò sono stati costretti a inventarla».
Dalla Presentazione di Nicola Caldarone