Cristina Pennavaja
Dopo la laurea in Filosofia ha conseguito il dottorato in Scienze sociali a Brema. Ricercatrice presso le Università di Napoli, Francoforte (anche Tutore accademico) e Tilburgo nei Paesi Bassi, ha tradotto testi di e su Marx, e scritto saggi di economia politica su Piero Sraffa e Claudio Napoleoni. Vissuta a lungo a Francoforte e a Ijssestein, dal 1984 abita stabilmente a Milano. Allieva di Giuseppe Pontiggia, ha creato la “Casa della scrittura” per insegnare retorica e stile lungo 16 anni. Sua è la prima traduzione italiana del mitteleuropeo Alfred Polgar (Piccole storie senza morale, Adelphi 1994: 150 prose, 1922-1959). Numerose e svariate le pubblicazioni: Design Process Olivetti 1908-1978 (Direzione Relazioni Culturali Olivetti, 1978); Il gioco dell’argomentare (Franco Angeli, 1997); Felicità (Manni, 2000); Il cavalluccio marino e altri racconti (Di Felice, 2013); Tango argentino (Morellini, 2015); Danzare fra il buio e la luce Una cura dell’anima, racconto / I segreti della narrativa Il romanzo e il racconto, saggio (Youcanprint, 2024); oltre a poesie e saggi apparsi su “Il Grandevetro” e altrove.
È stata cofondatrice e collaboratrice della rivista “Il Monte Analogo” ideata da Giampiero Neri. Ha ottenuto premi per la prosa e la poesia. Oltre a greco e latino nel liceo classico, ha studiato molte lingue: neolatine, germaniche, semitiche, slave. Insieme alla grande passione per la scrittura artistica coltiva quella, affine, per la musica: come pianista dilettante e soprano nel coro “Cantosospeso”. Nel 2004-2006 è stata per vari mesi ad Alessandria d’Egitto. Insegna a bambini immigrati. Nel sito pennavaja.com e nel profilo facebook ci sono racconti, poesie, fotografie.