Prezzo € 25,00
Autore Paolo Ascagni
Anno 2025
Pagine 175
Nel corso della sua lunga storia, fin dalle origini in terra greca, il teatro è sempre stato strettamente connesso con il progresso tecnologico, attingendone a piene mani strumenti e potenzialità, pur se nel contesto di un rapporto oscillante fra grandi entusiasmi e aspre polemiche. Così è stato anche nel Novecento, ma in un contesto radicalmente mutato, poiché l’influenza dei nuovi mezzi video e informatici non è stata certamente paragonabile alle innovazioni del passato. Tra cinema e televisione, web e social, realtà virtuale e manipolazioni digitali, l’impatto delle moderne tecnologie è diventato estremamente invasivo, nella misura in cui la loro semplice funzione di supporto è trasbordata nella ricerca di nuove forme ibridate di scrittura e drammaturgia. E se il cosiddetto video-teatro di fine Novecento rappresentò, soprattutto in Italia, un punto di incontro con le più variegate discipline artistiche antiche e moderne, negli anni Duemila si è sviluppato un percorso multimediale sempre più innovativo e sperimentale, dalle prospettive davvero imprevedibili. Questo libro vuole esplorare un versante del teatro meno conosciuto, ma molto suggestivo, proiettato verso il futuro ma sempre saldamente ancorato ai capisaldi di una storia millenaria, fatta di arte e di profonda umanità. Con questo primo contributo si apre una Collana di studi e ricerche in ambito teatrale a cura della UILT, Unione Italiana Libero Teatro, la federazione nazionale di centinaia di compagnie teatrali amatoriali, nata nel 1977 e ramificata in tutto il territorio nazionale.
In copertina: Compagnia QU.EM. quintelemento – Foto di scena di Danio Belloni
Paolo Ascagni, nato a Voghera nel 1960, è uno dei soci fondatori della filodrammatica «QU.EM. quintelemento» di Cremona, il cui spazio teatrale, il Centro Culturale Next, è riconosciuto ufficialmente come una delle Sedi Itineranti della «Fondazione Barba-Varley», presieduta da Eugenio Barba, uno dei massimi protagonisti della storia del teatro contemporaneo a livello internazionale. Nel 2019 Ascagni ha assunto la presidenza nazionale della UILT, Unione Italiana Libero Teatro, una federazione di compagnie teatrali amatoriali; nel 2023, a Liegi, è stato eletto nel Direttivo internazionale del CIFTA, il Comitato delle federazioni di teatro di lingua e tradizione neolatina, tra Europa, Africa francofona e Quebec, con sede a Parigi. Laureato in Economia e Commercio e iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Milano, oltre all’ambito teatrale si è dedicato anche a studi e ricerche su discipline filosofiche, teologiche e storiche, con particolare attenzione alla storia medievale e del movimento sindacale italiano. In qualità di Direttore del «Centro Studi Rocchiano Internazionale», è stato relatore in diversi Convegni: a Montpellier, a Lisbona, a Santiago di Compostela e in varie località italiane, tra cui Venezia, Roma e Milano. Per molti anni è stato docente di Storia in corsi di formazione sindacale. Su tutte queste materie, ha pubblicato libri, articoli e saggi; in ambito teatrale, è autore sia di testi teoretici sia di opere drammaturgiche, e ha tenuto conferenze sul rapporto teatro-tecnologie anche all’estero.
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