ANTONIO TARI E LA MUSICA

ISBN 978-88-8220-204-0 Collane ,

Prezzo    € 15,00

Autore    Francesco Solitario

Anno       2011

Pagine    112

«Per Tari la musicalità si dipana nel Divenire, anzi è il Divenire stesso che  costituisce l’essenza della musicalità, in un viluppo complesso, in bilico tra  estetica e metafisica, che confonde, fino a fondere, Divenire e musicalità. (…) Per Tari quando è richiesta e ricercata, sotto l’impeto del sentimento,  l’essenza artistica del fenomeno, alla sensibilità non basta più cogliere le forme  “esterne” del fenomeno, ma deve intervenire la musicalità a mediare, in modo  del tutto immediato, Natura e Idea. Alla musicalità è richiesta, cioè, quello  che ad altre arti, come ad esempio le arti plastiche, non è affatto richiesto.  Le arti plastiche, nella loro opaca cristallizzazione del fenomeno-Apparenza,  permettono all’artista di riconoscersi in quell’opera; mentre la Musicalità,  trasportando il fruitore nella liquida trasparente fluidità del Divenire, esige  prepotentemente un “sacrificio”: è il sacrificio di sé, il sacrificio di perdersi  nella potenza che supera il fenomeno e, trasportato al di là della significazione  umana, perdersi in “cosmiche significazioni”. (…) Lo scarto, la differenza, fra la Musica e le altre arti si fanno più netti e più  chiari, nella musica: solo nella Musica lo strumento e il fine coincidono, solo  nella Musica il suono è strumento e scopo stesso della musica. (…) Questo il sogno cui tendeva Tari, musicista e filosofo: il musicista non è  altro che un filosofo i cui pensieri prendono forma musicale».

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